Chiara Terranova

architetto Chiara Terranova

 

 

 

BARMACIA – soluzioni spiritose (Progetto 2020, realizzazione 2020)

(Legno Laccato, DuPont™ Corian® deep nocturne, Metallo Laccato, Essenza Rovere tinto, Policarbonato fume’)

 

•Barmacia• il racconto degli SPAZI.
Il progetto della Barmacia – soluzioni spiritose, questa volta lo vorrei raccontare attraverso gli spazi dell’interno, da come abbiamo trovato il locale a come è poi diventato, un insieme di micro/macro aree dello stare, flessibili in base alla serata, gli umori, la gente. La sensazione dovrebbe essere quella di essere in una sorta di “farmacia dello spirito”. Un posto in cui sentire i benefici della cura dello stare insieme
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cineteatro DON BOSCO Potenza  (Progetto 2019, realizzazione 2019)

(Pannelli DOKA naturale e nero, Ciclo ignifugo)

 

Il progetto del bancone bar si inserisce all’interno di un più ampio intervento di organizzazione e progettazione del Cineteatro Don Bosco. L’area iniziale di intervento ha riguardato il foyer. Quello che prima era uno spazio ibrido tra esterno e interno è diventato il punto di accoglienza di questo nuovo contenitore che, all’esterno, si pone con una vetrata che si accende sulla piazza come “lampada urbana“ attraverso un sistema di luci/bobine, all’interno, diventa un filtro spaziale si, ma anche temporale, in quanto intende accompagnare l’utente in sala mostrando la storia di questo spazio attraverso gli arredi, le macchine dell’epoca e la storia del cinema e del teatro con una esposizione di quadri e locandine di film di riferimento.

Questo nuovo spazio diventa quindi un luogo dello stare, non necessariamente un momento di passaggio. Proprio perché doveva inserirsi in questo contesto più ampio e articolato il bancone bar è stato pensato come una piccola architettura mobile. Nella versione chiusa si mostra ai clienti come bancone nella sua configurazione più canonica. In realtà però, posizionandosi a cavallo di due aree a diverse quote, una parte dei moduli di questa microarchitettura compensa questo dislivello con un sistema di ruote che fanno sì che gli stessi moduli possano aprirsi a nuove configurazioni e occupare lo spazio in maniera diversa a seconda delle esigenze derivanti dall’uso stesso di questo contenitore. La “parte fissa” del bar è studiata in modo che possa al suo interno svolgere tutte le funzioni rendendosi autonoma dal resto. Un sistema di pannelli incernierati a tali moduli consente l’apertura o chiusura di questa porzione di spazio. La “parte mobile” è invece pensata come contenitore utilizzabile in diverse disposizioni spaziali sia in un verso che in un altro anche in previsione di eventi che necessitino di espositori. Un pannello/porta scorrevole che riprende i colori e il logo della struttura chiude e separa la parte strutturale del bar dal resto.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appartamento, Potenza (progetto 2020, realizzazione 2020)

( Legno Laccato, Essenza Rovere tinto)

 

 

 

 

 

 

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